Intervista al prof. Sandrucci

Prof. Sandrucci, qual è la sua visione “filosofica” dei Tumori Rari (T.R.)?

“Quando si parla di T.R. si intende una “categoria” di tumori la cui definizione è legata all’incidenza: 5 casi su 100 mila abitanti ogni anno. Il problema è che i T.R. sono 186, e se si moltiplica questa bassa incidenza per i 186 tipi diversi, risulta che la quantità dei T.R. che si osservano in Europa ogni anno rappresenta il 20-22% della popolazione totale affetta da malattia neoplastica. Quindi, non è un problema relativo al singolo tumore (ed organo colpito) ma di una categoria di tumori che singolarmente incidono poco, generando ricadute negative in termini di esperienza, terapie e di conoscenza. Gli ultimi dati epidemiologici ci dicono che la sopravvivenza dei T.R. rispetto ai tumori più frequenti è mediamente inferiore, non tanto perché la chirurgia sia “meno efficace” quanto per il fatto che per una parte di questi T.R. non vengono offerti trattamenti adeguati”.

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